Vendere un’opera

Ogni opera è unica e unica dovrà essere la strategia per venderla al meglio.

Ogni volta che qualcuno mi contatta per valutare e vendere un’opera, la sensazione è quella di quando da bambina, leggendo L’isola del tesoro di Stevenson, arrivai al punto in cui Jim, il giovane protagonista, trova la mappa nel baule del vecchio Billy Bones. Non sai ancora di cosa si tratta, magari sarà solo una vecchia stampa, ma è innegabile che la prospettiva di trovare un tesoro è viva in me ora come allora e, inoltre, non conosco modo migliore di impegnare il mio tempo che andare a vedere un’altra opera. Per anni a ogni richiesta di consulenza corrispondeva un viaggio, più o meno lungo, per vedere di persona di cosa si trattasse.

Col tempo le richieste si sono fatte più numerose, le competenze sono cresciute e il tempo è diventato più prezioso. Ho imparato a chiedere più informazioni, a valutare la serietà di chi vuole vendere un lavoro e del perché vuole farlo. I motivi per i quali si decide di vendere un pezzo d’arte sono molteplici. Il più diffuso è che il collezionista è deceduto e gli eredi non sono interessati a conservare i beni, perché non rispecchiano il loro gusto o perché sono più interessati al valore economico che potrebbero ottenere dalla vendita.

Ma vendere un’opera d’arte non è una cosa semplice, sia essa di un artista sconosciuto ai più o un capolavoro. Ogni opera è diversa e non esiste un catalogo che definisce con chiarezza un prezzo per autore, soggetto, dimensione e periodo. Esistono delle regole, delle strategie non scritte che, per ogni tipo di opera, ti suggeriscono come procedere per massimizzarne il valore, e la differenza può essere abissale. Definire a quale prezzo offrire un bene, se vendere a un privato o usare la mediazione di un gallerista o di una casa d’aste, scegliere la casa d’aste più adatta, definire se tenere l’opera in Italia o venderla sul mercato estero. Opere diverse, strategie diverse. L’unica cosa che accomuna le vendite è che, per poter puntare al maggior valore possibile, tutte le opere devono essere corredate da un certificato di autenticità e, se non è disponibile, bisogna farlo redigere. Il mercato identifica i suoi “esperti” e riconosce solo a loro una giusta credibilità. Affidare la redazione di un’autentica al soggetto sbagliato potrebbe essere il primo errore.

Per comprendere quanto la giusta strategia possa cambiare il risultato nel vendere un’opera d’arte, vi consiglio di leggere l’articolo “DUE BREVI STORIE SUL MERCATO DELL’ARTE”

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