IL CAPOLAVORO CHE … POTEVO FARE ANCHE IO

IL CAPOLAVORO CHE … POTEVO FARE ANCHE IO

by Verardi Art Advisor, 16 March 2020

Confessate, quante volte, davanti a un capolavoro contemporaneo, avete detto: questo lo so fare pure io! 

Beh, in parte è vero, per dipingere una tela di blu, blu assoluto senza neanche una sfumatura, non ci vuole certo la mano di una Musa. Ma allora perché il 10 ottobre del 2018 un collezionista ha, orgogliosamente, pagato 4.462.700 di Euro, pur di possedere uno di questi quadri blu?

  Yves Klein, Untitled Blue Monochrome – IKB 276

Innanzitutto, perché l’opera è un meraviglioso capolavoro di Yves Klein, uno dei padri dell’arte contemporanea, tra i primi a dichiarare che il valore di un’opera è nell’idea e non nel prodotto. 

Al prestigio dell’autore, dobbiamo aggiungere che la tela è stata venduta durante una delle principali aste dell’anno (evening sale di Christie’s a Londra). Ma, fate attenzione, non si è trattato di pura suggestione, anche se l’ardore di essere i protagonisti di un duello così esclusivo, può aver spinto l’acquirente a lottare fino all’ultimo rilancio. Ma non è questo il punto. 

Il punto è il Blu, l’assoluto Blu. Perché tutti noi potremmo realizzare una tela praticamente identica con un pennello e della vernice tonalità IKB: International Klein Blu … ed ecco il punto!

Yves Klein ha inventato un nuovo blu, diverso dai colori che l’industria gli forniva, speciale. Sceglie la tonalità che, per lui, simboleggia l’unione tra cielo e terra; la perfeziona fino a definirla “la più perfetta espressione del blu” e, infine, la brevetta creando una tonalità a tutt’oggi nota come International Klein Blu (IKB). 

Per la prima volta, il colore non è solo uno strumento per l’artista ma rappresenta totalmente il suo linguaggio. 

Yves Klein è di quegli artisti che sono stati in grado di trasformare il quotidiano e lo scontato, in pura arte: chimicamente progettata per esprimere al meglio tutte le vibranti sfumature della vita. 

La magia del capolavoro blu ci invita a fermarci e a riflettere più a fondo, per tirare fuori le emozioni nascoste nella nostra anima, che secondo Klein è blu, assolutamente blu. 

L’eccezionalità non risiede nell’essere stato in grado di realizzare una tela monocroma, ma nell’averci insegnato, che il blu non è solo un colore ma una chiave per far volare i nostri pensieri, oltre ogni immaginazione convenzionale. 

“Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare. Altrimenti lo avrebbe già fatto prima.” Bruno Munari, 1992. 

 

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